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Leonardo e gli strumenti musicali

     
 
 




Leonardo e gli strumenti musicali

Uno dei più grandi geni della storia aveva un rapporto particolare con musica. Pur definendola "sorella minore della pittura", il grande artista era ritenuto un musicista di rara abilità, nonché valido poeta e cantante.


Leonardo da Vinci, da grande inventore quale era, non si limitò unicamente alle performance musicali, ma alla creazione e fabbricazione di nuovi strumenti musicali. Fece parecchi esperimenti in quella parte della fisica che trova un’immediata applicazione nel campo musicale: studiò a fondo il fenomeno della vibrazione e la propagazione delle onde sonore, inventò un considerevole numero di ingegnosi strumenti musicali e migliorò strumenti già esistenti (tamburi, flauti, campane).
Fra gli appunti e i disegni del Codice Atlantico, sono presenti progetti di alcuni strumenti, tra cui la celebre viola organista e la fisarmonica.
La musica per il genio fiorentino, come già accennato, era seconda solo alla pittura, arte che "non muore subito dopo la sua creazione", alludendo al fatto che all'epoca non esistevano tecnologie che permettessero di immortalare le performance musicali.
La mostra raccoglie numerosi disegni provenienti dal Codice Atlantico, rappresentano disegni di strumenti musicali e di scienza dell'acustica, interpretazione e trasposizione in immagini del regno invisibile del suono. L'acustica forniva a Leonardo uno schema per spiegare le leggi della natura e la creazione degli strumenti musicali permetteva di sperimentare nuove tecniche di suono, e spiegare determinati dilemmi acustici.